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Costruito in epoca rinascimentale, il palazzo appartenne dalla metà del Seicento a Pier Francesco Passerini, presidente della Camera Ducale sotto Ranuccio II. Il complesso occupa un'area rettangolare e si organizza attorno a due cortili. Dall'unico portone è evidente il consueto taglio assiale dei cortili, il primo porticato su due lati, sottolineato dalla carreggiata per le carrozze. Nel primo spazio le finestre e la semplice arcata di comunicazione sono incorniciate da settecenteschi affreschi decorativi. Molto grazioso il balconcino settecentesco in ferro battuto nel secondo cortile. Il suo prezioso fondo librario di 15.800 volumi di epoca cinque-seicentesca è confluito, per lascito alla pubblica funzione nel 1784 tramite decreto ducale, alla Biblioteca Comunale Passerini-Landi, che ne riporta il nome.