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Il palazzo è situato a Piacenza in Via Roma n.80 ed è stato commissionato dalla famiglia Costa nell’ultimo quarto del XVII secolo. I Costa, fiorenti mercanti di tessuti e poi banchieri di origine genovese, furono fra le famiglie piacentine di maggior rilievo tra il Seicento e l’Ottocento. Nel 1880, con la morte del conte Giacomo, ultimo discendente della famiglia, il palazzo passò al figlio adottivo Pietro Ceresa, indi appartenne ai banchieri Raguzzi. Nel 1934 venne acquistato all’asta giudiziaria dai Maggi, ai cui eredi appartiene tuttora in gran parte, mentre alcune sale del piano nobile sono di proprietà della Fondazione Horak, che vi ha allestito un piccolo museo ambientale aperto al pubblico su richiesta. La facciata del palazzo, con grande timpano centrale che mette in scena lo stemma Costa, è una raffinatissima opera rococò da collocarsi intorno alla metà del Settecento. L’impianto del palazzo è costituito dal consueto schema ad U, l’accesso al giardino, un tempo all’italiana ed oggi all’inglese, è delimitato da una scenografica balaustra in granito sulla quale sono collocate statue rappresentanti le Stagioni. Due sono gli accessi ai piani superiori: all’avanzato Settecento risale la scala con gradini di granito a sbalzo su pianta semiellittica, posta nell’ala sinistra del palazzo e che conduce ai piani residenziali, sulla destra è invece collocato lo scalone d’onore, opera di Ferdinando Galli Bibiena, dal quale si accede al piano nobile. Ornano la scala quattro grandi statue collocati entro nicchie e rappresentanti Afrodite, Giunone, Flora e Pomona. Al primo piano si trova il celebre salone riccamente decorato da Ferdinando Galli Bibiena, autore delle architetture dipinte che creano uno straordinario effetto di dilatazione spaziale, ed Evangelista Draghi, autore della decorazione mitologica del soffitto che rappresenta le nozze di Bacco e Arianna.