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Costruita tra il 1570 e il 1586 da Bernardino Pannizzari detto il Caramosino, il costruttore di Palazzo Farnese, su progetto di un architetto incaricato dai Canonici Lateranensi, che avevano lasciato al duca Pier Luigi Farnese la loro S. Marco all’interno del Castello pentagonale. La fastosa facciata neoclassica in pietra fu realizzata nel 1786-1792 su progetto di Camillo Morigia. Il grandioso interno si presenta a croce latina con cinque navate nel braccio principale e tre a capocroce. Le navate sono sostenute da colonne binate in granito e da pilastri e al centro troneggia una maestosa cupola, a cui fu sostituita la copertura di rame con il tamburo ottagono nel secolo XIX. Lo spazio interno molto luminoso per le numerose finestre su due ordini la prospettiva si allarga alle navate laterali coperte a cupolette; sulle pareti della navata centrale si affacciano statue di santi decapitate in epoca francese. Nel transetto, illuminato da due elegantissime serliane, si apprezzano eleganti affreschi del Malosso con un’Annunciazione. Interessante anche il refettorioda anni adibito a palestra, in cui si trovava il bizzarro affresco dell'Ultima cena di Gian Paolo Lomazzo, andato distrutto nell'ultima guerra.
La chiesa e il convento lateranensi furono soppressi nel 1798 e furono spogliati di tutti gli arredi per pagare il riscatto del ducato imposto dall’occupazione militare francese; la chiesa divenne magazzino militare, il convento caserma. Tuttora di proprietà del demanio militare, la chiesa fu restaurata a più riprese per diventare un luogo per mostre d’arte e di antiquariato, mentre e l'attiguo convento con tre chiostri è rimasto caserma fino a qualche anno fa; ora è parzialmente sede decentrata dell’Archivio di Stato di Piacenza. I vastissimi orti di S. Agostino sono stati concessi al Comune di Piacenza per inserirvi un parcheggio sotterraneo e per ospitare attività socio-culturali nei fabbricati già circostanti alla Cavallerizza, il maneggio coperto costruito nell’ultimo quarto dell’Ottocento per la Scuola del Reggimento di Cavalleria.